Jesi, come una madre
ti accarezza
ti ama e ti bacia,
Ti protegge, ti cinge con le sue mura
e ti fa ricordare che la sua natura
appartiene anche a te.
Jesi, come una strega
ti ammalia
E, il turista attratto
dalla sua arte, dalla sua musica,
e dal suo nettare paglierino,
sarà per sempre legato a lei
Jesi, come una puttana
a gambe aperte si concede,
senza chiedere la marchetta
A chi la rispetta e
a chi invece la disonora
gli spavaldi e gli arroganti
che imbrattano le vie e i muri
e sputano e pisciano
dove è nato Federico e GianBattista
© Franco Duranti - 2014