A volte ci sentiamo invincibili,
invulnerabili
Come avessimo appiccicata addosso
una corazza
che ci preserva
e ci conserva
dai pericoli del mondo
E vorremmo spaccarlo
quel mondo,
farne mille pezzi.
Altre volte, invece,
ci sentiamo leggeri, vuoti
Come ricoperti da un sottile strato
di carta velina, bagnata
che ci inzuppa e ci gela l’anima
Il mondo non ci appartiene,
siamo qui di passaggio,
e lo stiamo solo attraversando
Come piccole barche
di carta velina
Che navigano in un mare,
in balìa del destino che ci è stato segnato.
© Franco Duranti - gennaio 2016