Seduto davanti al monitor
immagino
la tua seducente bocca
muoversi
sensuale e lenta
mentre leggi una poesia
La tua voce voluttuosa
un po’ roca e incerta
accompagna
i miei versi
rivedo i tuoi occhi felini
fondersi nei miei
Come pugnali mi trafiggono
E fanno stillare
sangue rappreso.
Abbasso lo sguardo e
immagino di sfiorare
il tuo pube soffice e teso
Nero, come i tuoi occhi
morbido come i tuoi capelli
che ondeggiano
tra le mie mani
sotto un timido sole d’aprile
Vorrei essere un giovane leone
che ti cattura e ti azzanna
ma un sospiro mesto
soffoca il mio ardire e
all’improvviso mi sento
come una gazzella che sta per morire.
© Franco Duranti – aprile 2018